La Toscana ha introdotto nuove ed importanti misure volte a tutelare la situazione, sempre più precaria, degli studenti fuori sede, troppo spesso penalizzati in parecchi settori della vita quotidiana.
A quanto pare, la Regione ha deciso di voler introdurre l’assistenza sanitaria di base, domiciliare ed ambulatoriale, per tutti gli studenti fuori sede, senza che quest’ultimi debbano in qualche modo rinunciare al medico assegnatogli al luogo di residenza.
Il beneficio pare che sarà esteso, altresì, agli studenti toscani che per motivi personali hanno dovuto spostare la propria residenza in comuni diversi rispetto alle principali “sedi” universitarie.
Ad usufruirne, coloro i quali sono affetti da patologie croniche conclamate,i ragazzi colpiti da gravi handicap e tutti i giovani che dimostrano un’invalidità pari o superiore al 66%.
Questo è il frutto di un lungo lavoro di contrattazione tra gli Assessorati alla Salute e quelli all’Istruzione della Regione Toscana, che hanno istituto un accordo condiviso con i tre principali atenei presenti a Firenze, Siena e Pisa, coinvolgendo inoltre, Aziende Sanitarie, Organizzazioni Sindacali e medici di base.
La disposizione prevede l’accesso totalmente gratuito degli studenti agli ambulatori di medicina di base, all’interno del quale i medici si presteranno a visite occasionali gratuite, previa presentazione di un’autocertificazione.
L’accordo è partito in questi giorni, e pare sarà strettamente monitorato in una prima fase di sperimentazione lunga circa 2 anni, alla fine dei quali verranno stabiliti i risultati conseguiti con annesse, relative vittorie o possibile perdite.
Saranno gli atenei a doversi impegnare nella campagna di pubblicizzazione del progetto, che da oggi in poi garantirà agli studenti un diritto inviolabile e sacrosanto come quello della sanità libera e gratuita.