Nel 2008 il fatturato delle energie rinnovabili è cresciuto del 50% rispetto all’anno precedente: è quanto emerge da Clean Energy Trends 2009, un rapporto annuale sulle energie pulite pubblicato dall’americana Clean Edge.
La crescita è da imputare principalmente all’eolico che ha sopperito alla crescente domanda di energia.
Secondo Clean Edge questo considerevole incremento di entrate non si ripeterà però anche nel 2009. Se infatti la crescita a medio e lungo termine proseguirà su questi livelli, questo sarà un anno di consolidamento per tutto il settore.
Sempre secondo gli analisti americani grazie alle politiche e agli incentivi messi in atto dai vari Governi, il settore delle energie rionnovabili risentirà molto meno della crisi economica rispetto ad altri settori. Infatti l’impiego di energie pulite e l’efficienza energetica saranno visti come una via per aiutare le economie mondiali a tirarsi fuori dalla recessione (bisognerebbe sottoporgli allora il caso dell’Italia che invece di puntare in questo settore ha deciso di puntare tutto sul cemento).
Nel complesso il fatturato del solare fotovoltaico, dell’eolico e dei biocarburanti è passato da 73,7 miliardi di euro nel 2007 a 112,7 miliardi nel 2008 e per la prima volta nella storia, un singolo settore, quello dell’energia eolica, ha superato i 50 miliardi di euro.
L’energia eolica, sempre secondo le previsioni di Clean Edge, passerà dai 50 miliardi di euro del 2008 ai 135,3 del 2018 mentre il solare fotovoltaico dopo aver raggiunto i 28,8 miliardi nel 2008 si attesterà sui 78,4 miliardi del 2018.
Nel 2008 le installazioni di eolico hanno raggiunto la quota record di 27 mila MW, con gli Usa che hanno sorpassato in classifica la Germania.
Il solare fotovoltaico, invece, ha raggiunto e superato i 4 gigawatt di potenza, ben quattro volte la quota raggiunta solo quattro anni fa, quando per la prima volta i nuovi impianti superarono 1 gigawatt di potenza.
Infine gli investimenti nelle nuove tecnologie. Più contenuta in questo caso la crescita che ha fatto registrare un +4,8%, passando da 144,4 miliardi nel 2007 a 151,2 miliardi nel 2008. Giusto per capire la differenza con gli anni passati, calcolate che l’anno precedente la crescita era stata del 60%. Il motivo principale sta nella caduta a picco degli investimenti pubblici, passati da 22,8 miliardi del 2007 a 11,1 del 2008.
Niente paura però, secondo gli analisti di New Energy Finance la crescita proseguirà sul medio e lungo termine, e consentirà di raggiungere quota 316,3 miliardi di euro nel 2018.
Fonte: Blogeko.libero.it