La nuova frontiera nel campo dell’energia solare è l’idrogeno spray. Una novità che permetterà di rendere il mercato dei pannelli solari più competitivo, economico ed efficiente. E’ quanto messo a punto da un progetto che ha visto coinvolti i ricercatori dell’Australian National University (Anu), gli esperti della Spark Solar Australia nonchè l’azienda finlandese Braggone Oy.
L’idea alla base di quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione nel settore solare è quella di utilizzare un componente fluido, da spruzzare sui pannelli, che essendo molto economico, tenda anche ad abbassare il costo degli impianti e dunque ad incrementarne le vendite su larga scala. Nonchè a diminuire l’inquinamento ambientale e le emissioni, aggiungiamo noi. Per non parlare dei tagli sulla bolletta.
Uno dei limiti del settore delle energie rinnovabili, ma anche delle case ecologiche, e un po’ di tutte le eco-tecnologie, è proprio il costo elevato, dovuto forse anche all’iniziale diffidenza verso l’efficienza di questi prodotti, nonchè all’alto costo di fabbricazione del “meno inquinante”. Ebbene, per il solare l’idrogeno spray potrebbe rappresentare una valida soluzione a questa problematica e sbloccare il settore delle vendite. Il progetto prevede di creare un pannello solare, spruzzando un film di idrogeno spray ed uno di materiale non riflettente, il tutto su di un nastro trasportatore.
La ricerca verrà a costare ben 1,85 milioni di dollari, ma la Spark Solar Australia ha previsto di creare entro il termine del 2010 otto milioni di celle solari, che alimenteranno 10.000 case australiane e daranno lavoro a cento persone. Intanto, l’Australian National University studierà il modo per rendere i pannelli solari più competitivi sul mercato ed economici, ma senza alcun tipo di perdita in efficienza, come spiega Keith McIntosh:
Le celle saranno della stessa qualità di quelle tradizionali, ma molto più economiche. Progetti di questo tipo sono quello che ci vuole per diffondere una cultura delle rinnovabili nelle case, incentivando i cittadini a scegliere il solare piuttosto che altre forme di energia inquinanti.
Fonte: Ansa.it/econenergia