Arriva dalla Sardegna il progetto destinato a rivoluzionare il mondo dei carburanti: l’urina può produrre energia e azzerare i costi di benzina, gasolio e della corrente. Diversamente dalle apparenze questa non è una barzelletta, ma il risultato di avanzate ricerche scientifiche culminate negli studi e negli esperimenti di Franco Lisci, imprenditore di Gonnosfanadiga. L’idea di usare la pipì come carburante non è nuova, ma fino a ora nessuno era riuscito a metterla in pratica. Ci ha pensato Lisci che nel corso del convegno algherese di Legambiente ha presentato i suoi prototipi di motore a urina. Il risultato è un radicale abbattimento delle emissioni di Co2 e un risparmio derivante da un carburante ecologico e inestinguibile.
Per lo Stato Italiano l’urina pura non può essere utilizzata come carburante, ecco il motivo per cui Lisci ha deciso di usarla come additivo su due nuove tipologie di motori a norma di legge: una pensata per i mezzi di trasporto, e l’altra per alimentare una casa. È lo stesso imprenditore sardo a presentare con orgoglio il suo progetto: “Si tratta di un’energia ricavata da sé stessi, pulita, senza impiego di petrolchimici o biomasse, che non produce gas di alcun tipo e, considerate le minime dimensioni dell’impianto, non consuma il suolo.”
Il prototipo presentato da Lisci è completamente eco-sostenibile, si pensi che ha utilizzato della lana sarda per la realizzazione di un filtro speciale capace di evitare la formazione della condensa; in questo modo è possibile utilizzare l’urina senza rovinare il motore. L’invenzione di Lisci è destinata a fare il giro del mondo e, speriamo, a cambiarlo: “Su un’auto a benzina c’è un risparmio del 35%, su una a gasolio del 60%, su auto a gas dell’80%. E questo ciclo produttivo sostenibile non produce scarti.”