Per ottenere tutta l’energia che serve all’intera Europa basta il sole che cade su una piccola parte del deserto africano del Sahara. Realizzare questo progetto costerebbe circa 50 miliardi di sterline, ovvero 54-55 miliardi di euro. Sembra tanto? Macchè. Solo l’Italia vuol costruire quattro centrali nucleari Epr che (ciò che accade in Finlandia insegna) costeranno almeno 5,5 miliardi di euro l’una, e forse più.
L’energia dal deserto è una bella idea da aggiungere al pacchetto per l’ambiente che i blog verdi vogliono sottoporre ai parlamentari, e che chiede innanzitutto di investire nelle energie rinnovabili i soldi destinati al nucleare. La proposta di ricavare tutta l’energia che serve all’Europa da una piccola porzione di deserto nordafricano è emersa durante il congresso scientifico internazionale sui cambiamenti climatici ora in corso a Copenhagen.
Il costo, l’ho detto, non sarebbe proibitivo, anche perchè andrebbe suddiviso fra tutti i Paesi europei. Per realizzare il progetto basterebbe una decina di anni: anche i tempi sono concorrenziali rispetto al nucleare.
I vantaggi? Con l’energia pulita del sole non si immette nell’atmosfera l’anidride carbonica, il gas dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici, che si sprigiona bruciando combustibili fossili. L’Europa ridurrebbe inoltre la sua dipendenza sia dal petrolio (ricordate che dolori quando il petrolio era a 140 dollari al barile, l’estate scorsa?) sia dalle forniture di gas russo che periodicamente minacciano di interrompersi, soprattutto in pieno inverno.
Ha caldeggiato l’uso di una piccola parte di deserto per produrre l’energia che serve all’Europa Anthony Patt, dell’International Institute for Applied Systems Analysis, in Austria.
I suoi calcoli su costi, tempi di realizzazione ed energia ricavabile sono basati su impianti solari a concentrazione. Significa concentrare tramite specchi i raggi del sole su piccoli tubi contenenti acqua o sale. Il calore farebbe bollire l’acqua, o scioglierebbe il sale: e questo consentirebbe di mettere in moto delle turbine.
Sul Times impianti solari in una piccola porzione di Sahara per produrre tutta l’energia necessaria all’Europa
Da Megachip il congresso internazionale sui cambiamenti climatici di Copenhagen
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Fonte: Blogeko.libero.it