Il legno e le piante come fonte di energia alternativa in progetti concreti. Come quelli realizzati dalla tedesca Timber Tower che ha realizzato una turbina da 1,5 MW che presenta una struttura portante interamente realizzata proprio in legno ed entrerà in funzione ad Hannover.
In pratica gli esperti della compagnia hanno sostituito i classici elementi in acciaio con pannelli lignei lamellari. La struttura è ottagonale, monta una turbina con un diametro rotore di 77 metri ed ha un peso di circa 100 tonnellate es oprattutto rispetta pienamente i parametri necessari previsti dalle normative in vigore in Europa per ottenere le certificazioni che riguardano la sicurezza, la resistenza al fuoco e l’assicurabilità.
Gli esperti assicurano che questo nuovo tipo di impianto eolico può avere una durata di 20 anni circa con indubbi vantaggi visto che oltre a garantire un risparmio di 300 tonnellate d’acciaio necessari per la realizzazione dei pali di sostegno tradizionali, consente nello stesso tempo una notevole riduzione del quantitativo di emissioni di CO2 e di agenti inquinanti nell’atmosfera. Per conoscere tutti i dettagli potete leggere qui.
Dall’Olanda invece un’importante scoperta che potrebbe aprire nuovi orizzonti per le fonti energetiche rinnovabili. E’ stato individuato un innovativo sistema per la produzione di energia pulita attraverso piante e batteri, denominato “Plant Microbial Fuel Cells”. In pratica sfruttando direttamente la crescita dalla piante e senza alterare i loro cicli vitali, è possibile ricavare una quantità di energia elettrica pari a 3,2 watt per metro quadrato, in grado quindi di soddisfare il fabbisogno energetico di un’intera famiglia con soli 100 metri quadri di piantagione.
Si parte dal processo di fotosintesi clorofilliana attuato dalle singole piante. Alla fine di ogni ciclo, viene prodotto del materiale organico che per il 70% viene scartato e espulso dalle radici, e successivamente acquisito per simbiosi dai batteri posti nel terreno. Tali sostanze vengono sintetizzate e decomposte dai microrganismi che nel contempo rilasciano degli elettroni, ovviamente dotati di cariche elettriche negative. Attualmente la sperimentazione è stata ripresa con l’obiettivo di utilizzare e vendere tale sistema per la ricarica di cellulari, portatili e alimentazione di LED entro il prossimo anno. Chi volesse approfondire il concetto può leggere qui.