Auto elettriche e carburanti, novità ecologiche

In Italia è un mercato che non è ancora decollato, un po’ perché tutto quello delle auto è in crisi ma anche per la mancanza di sostegni economici veri. Ora però è ufficiale, dal 2013 saranno disponibili incentivi che potranno raggiungere la somma di 5.000 euro per l’acquisto di auto elettriche.

Basterà rottamare la propria vettura per acquistarne una più ‘pulita’, ma il provvedimento ha suscitato polemiche. Infatti gli incentivi non saranno distribuiti soltanto per quanto riguarda l’acquisto di veicoli elettrici ma si rivolgono nello stesso tempo anche all’acquisto di auto che si alimentano attraverso l’utilizzo del Gpl, del metano e biometano, dei biocombustibili e dell’idrogeno.

Per ottenere il bonus sarà necessario acquistare un’auto elettrica o ibrida che sia caratterizzata dall’emissione di meno di 50g/km di anidride carbonica e agenti inquinanti. Inoltre il decreto sviluppo messo a punto prevede anche un piano di sviluppo delle infrastrutture dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici con tariffe agevolate. Chi volesse conoscere tutti i dettagli può leggere qui

Intanto è stato esportato per la prima volta in Italia il Plastic To Petrol (siglato P2P), ossia un dispositivo capace di trasformare la plastica in carburante. Il funzionamento è semplice; basta un sacchetto di plastica che introdotto nella macchina subisce un processo di trasformazione della durata di quaranta minuti circa, diventando così olio sintetico. Quindi si rivoluzionano anche i metodi di gestione e smaltimento dei rifiuti e di produzione di energia, soprattutto in quei luoghi dove si generano grandi quantità di materiale plastico di scarto.

All’interno del sistema può essere inserita plastica di scarto di qualsiasi tipo (anche materiali derivati da pneumatici usati), direttamente dopo la raccolta, senza essere pulita o sterilizzata e il prodotto finale può essere convertito in gasolio, benzina, olio pesante o cherosene, oppure può essere venduto alle raffinerie per ridurre le quantità di zolfo contenute nel greggio evitando i costosi passaggi di lavorazione. Inoltre, il processo di trasformazione messo in atto da questo dispositivo avviene senza emissione di CO2 e non necessita di energia. Per tutti i dettagli potete leggere qui

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *