Quello che da molti è considerato l’efficientissimo Nord in realtà è inefficiente, almeno per quello che concerne l’energia che viene distribuita negli edifici.
Lo attesta uno studio condotto da Senaf che conferma che le migliori prestazioni sono date soltanto dagli edifici di nuova costruzione.
Il dato peggiore è quello della Liguria dove il 76,5 % degli immobili appartiene alle classi energetiche F e G mentre in Lombardia siamo intorno al 64,3 %; in Emilia Romagna la percentuale è del 48,5%, in Piemonte del 41,1%, mentre in Veneto è stata registrata una percentuale del 32,5%. All’opposto c’è invece il Trentino Alto Adige, dove le classi energetiche F e G rappresentano solo il 21,6%.
Per risolvere questa situazione bisognerebbe intervenire su due fronti: da un lato, le politiche regionali dovrebbero promuovere maggiormente la riqualificazione degli impianti e degli edifici già esistenti, dall’altro si dovrebbero sensibilizzare i cittadini verso l’adozione di pratiche relative all’utilizzo di energie rinnovabili come fonte principale per l’alimentazione energetica della propria abitazione.
E a proposito di efficienza energetica, uno degli ultimi provvedimenti firmati dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, sta nelle Linee Guida del Miur per la diffusione di edifici scolastici più sicuri e sostenibili. Quindi le strutture interne dovranno rispondere alle nuove esigenze dei sistemi di insegnamento e apprendimento, mettendo a disposizione spazi modulari, flessibili e funzionali.
Per sostenere il progetto è stata firmata una nuova direttiva grazie alla quale è possibile godere di un finanziamento di circa 38 milioni di euro, messo a disposizione per la costruzione di nuovi complessi scolastici, realizzati nel rispetto delle Linee Guida del Miur.