Montare un impianto fotovoltaico conviene ancora? Sebbene gli incentivi statali, che avevano permesso un boom negli ultimi quindici anni, siano al momento scomparsi, i costi sono ancora relativamente bassi mentre u vantaggi che ne derivano sono interessanti.
Ovviamente la convenienza sta anche nelle condizioni climatiche che possono permettere di immagazzinare più o meno energia durante l’anno, tanto che ad esempio nelle regioni meridionali un impianto fotovoltaico standard, ossia da 3 Kw è in grado di produrre circa 4.500 Kwh l’anno mentre al Nord il rendimento oscilla tra i 3.000 e 3.500 Kwh. In pratica nelle regioni settentrionali durante la stagione invernale l’energia elettrica ricavata dai pannelli scarseggia mentre in estate accade l’esatto contrario.
Oltre al rendimento e alla modalità di autoconsumo, non gravando sulla rete elettrica nazionale, altro fattore che determina la convenienza del fotovoltaico è relativo ai costi. I prezzi di un impianto, escludendo l’installazione e la relativa manodopera, variano a seconda della potenza scelta dall’utente. Così per un impianto standard da 3 Kw la spesa prevista è tra 2.300 e 3.900 euro Iva esclusa mentre il costo di un impianto da 6 Kw è di circa 4.200 euro, a cui aggiungere sempre l’Iva. L’installazione completa ‘chiavi in mano’, cioè con progettazione, fornitura, installazione e collaudo, può venire sui di 6.000 euro per un impianto di 3 Kw. Per scoprire tutti i dettagli potete leggere qui.
Ma in Italia nonostante questo impianti spuntino ovunque c’è ancora poca informazione dettagliata tanto che consultare un preventivo risulta complicato se non si abbiano le giuste conoscenze. Chi volesse convertirsi al fotovoltaico e non sia ferrato nella materia, ha come unica possibilità quella di rivolgersi ad un consulente del settore affinché si possa essere guidati verso la migliore scelta. Ecco, quindi alcuni consigli su come orientarsi.
Prima di tutto per il preventivo più adeguato è necessario rivolgersi ad una persona di fiducia. La valutazione dei costi dei materiali comprensivi di quelli relativi all’installazione dovrà essere comparata con i benefici attesi facendo un sopralluogo anche per rimuovere eventuali ostacoli per l’installazione dell’impianto e valutare la fattibilità del progetto.
Così come è consigliabile diffidare da costi troppo bassi o eccessivi rispetto alla media, allo stesso modo sarebbe bene considerare un rientro dei costi sostenuti, in un termine ragionevole che va dai 6 ai 12 anni. Per tutti i consigli utili potete cliccare qui.