Benzina e Diesel: aumentano i prezzi

Come sfortunatamente, sappiamo tutti, negli ultimi giorni le quotazioni del petrolio sono tornate a flirtare sul livello dei $ 60 al barile a causa di parecchi fattori, tra cui quello riguardante la possibile ripresa dell’ economia su scala internazione nel breve termine; di conseguenza, come era prevedile, la prima cosa che potrebbe aumentare nei prossimi mesi,  è  proprio la domanda di energia, innescando puntuali,  i rincari di benzina e diesel alla pompa,  a carico dei poveri automobilisti.

La bioelettricità prodotta dalle biomasse è più efficiente del bioetanolo

Fonti di energia rinnovabili. Tra le fonti di energia rinnovabili alternative al petrolio vi sono i biocombustibili, ottenuti da masse vegetali che però hanno l’inconveniente di competere con l’industria alimentare per il reperimento delle materie prime, tranne nel caso in cui a essere sfruttate siano biomasse che derivano da scarti che non possono entrare nella catena alimentare.

Prezzi carburante: ben accetto l’emendamento che impone di comunicare i prezzi

Siamo particolarmente soddisfatti -afferma Rosario Trefiletti Presidente Federconsumatori- che sia stato accolto dalla maggioranza nel Ddl Sviluppo un emendamento del PD  che obbliga ai distributori di carburante di comunicare i prezzi di vendita dei carburanti al Ministero dello Sviluppo economico, che potranno così essere messi opportunamente a disposizione degli automobilisti.

Prezzo del petrolio in calo. L’Opec minaccia tagli alla produzione

Continua ad essere fortemente negativo l’andamento del prezzo del petrolio a New York: il forte calo subito dal greggio è stato provocato in particolare dalle prese di beneficio per i rialzi delle sedute precedenti, oltre che dal rapporto Iea (International Energy Agency), il quale ha visto al ribasso le proprie stime sulla domanda globale dell’”oro nero”. La chiusura del petrolio è stata a 49,09 dollari al barile.

 

 

La Bce taglia ancora i tassi di interesse portandoli all’ 1,25%, nuovo minimo storico

MILANO – Nuovo taglio dei tassi di interesse della Banca centrale europea, che ha ridotto di un quarto di punti il tasso di riferimento, portandolo all’1,25%. L’Eurotower ha tagliato di un quarto di punto anche il tasso sui depositi, portandolo dallo 0,5% allo 0,25%, e quello marginale, portandolo dal 2,5% al 2,25%. Il taglio deciso giovedì porta il costo del denaro a un nuovo minimo storico da quando la Bce ha iniziato a gestire la politica monetaria nel 1999. La decisione, comunicata con una nota, delude le attese di mercati e analisti che prevedevano un taglio di mezzo punto.

 

 

 

Luce e Gas: l’Autorità ha stabilito un ulteriore taglio dei costi. Risparmi per le famiglie

Milano, 30 marzo 2009 – Ancora in calo le bollette di elettricità e gas. Dopo le riduzioni di inizio anno, dal 1° aprile l’Autorità ha stabilito una nuova diminuzione delle condizioni economiche di riferimento: -2% per l’energia elettrica e -7,5% per il gas, con una riduzione totale media ponderata di circa il 6%. La spesa su base annua della famiglia tipo diminuirà così di circa 9,4 euro per l’energia elettrica e di 83 euro per il gas naturale, con un risparmio complessivo di 92 euro su base annua (-6%).

Svezia libera dal petrolio nel 2030

Si potrà anche pensare che annunci di lungo termine come questo sono prettamente propagandistici, che servono a influenzare l’informazione globale, oppure che fare previsioni per qualcosa che accadrà tra vent’anni sia impossibile, o ancora che fino al 2030 che ne passerà di petrolio sotto ai ponti. Ma se a fare un annuncio del genere è un paese scandinavo come la Svezia, il quale ha oltretutto chiaramente spiegato le linee guida che porteranno a questo cambiamento epocale, c’è da fidarsi.

Il prezzo della benzina sale: una speculazione che sottrae alle famiglie fino a 400 euro l’anno

Secondo i dati definitivi dell’Istat l’inflazione a febbraio si mantiene stabile all’1,6%. Dai dati dell’Istituto emerge un rallentamento dei prezzi dei beni alimentari e un rialzo del 2,4% della benzina rispetto a gennaio.  Secondo Adoc è l’ennesimo fenomeno speculativo che danneggia le famiglie di oltre 400 euro l’anno. “Basta con la speculazione sui carburanti e con il giochetto della doppia velocità dei prezzi – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – appena il costo del greggio cresce, subito il prezzo della benzina sale, del 2,4% rispetto allo scorso gennaio. Al contrario, quando il greggio cala, la benzina non scende.