Rincari Carburante: le associazioni dei consumatori gridano alla speculazione

Nuove notizie dal fronte del carburante: le associazioni dei consumatori denunciano l’aumento esasperato e ingestibile dei carburanti, difatti in tutta Italia si continuano a registrare aumenti dettati da logiche a dir poco incomprensibili.

A denunciare la questione sia Adusbef che Federconsumatori, entrambe particolarmente preoccupate dall’immobilismo palesato da un Governo che continua a ha dimostrare una mancata applicazione di impegno rispetto al problema.

Volendo fare una stima della situazione attuale pare che, complici le festività, il prezzo di diesel e benzina stia registrando rincari a dir poco preoccupanti capaci di sfiorare anche l’1.50 euro/litro.

Una situazione a dir poco allarmante, questa, difatti le associazioni dei consumatori hanno dichiarato che aumenti così consistenti non se ne vedevano dal Maggio 2008, anno in cui i rincari vertiginosi erano giustificati dal prezzo del greggio: 135 dollari al barile.

Ma quali invece le cause che hanno dettato la situazione attuale?

Secondo le associazioni, la motivazione primaria non può essere che quella speculativa, in quanto sotto le feste un pieno arriva a costare 2 euro in più del solito, una tariffa che rapportata al cambio euro-dollaro non sembra trovare alcuna giustificazione valida, proprio come accade con il prezzo del greggio sui mercati internazionali.

Serve un piano contenitivo da parte del Governo, insomma, che punti a risistimare l’intero quadro tariffario, le stesse associazioni dei consumatori, infatti, che chiedono di istituire una Commissione di controllo, con conseguente apertura di una Grande Distribuzione con blocco prezzi settimanali.

Ma a quanto pare per noi consumatori  non c’è molto da fare, in quanto a crescere sono solo i prezzi.

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