Si chiama ‘FlexSolar’ ed è un progetto approvato e finanziato dal bando ‘Efficienza Energetica’ di Industria 2015.
FlexSolar è promosso da Organic Spintronics Srl (OS), uno spin-off nato dal Cnr e in particolare dall’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn) di Bologna, afferente al Dipartimento Progettazione Molecolare.
Ottimo esempio di partnership fra industria e ricerca scientifica, FlexSolar rappresenta una possibilità importante per l’industria energetica italiana.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un interesse sempre crescente nei confronti delle fonti energetiche rinnovabili.
La posta in gioco è la sostenibilità, ovvero bassi costi e basso impatto ambientale. La validità dell’utilizzazione di celle fotovoltaiche flessibili a film sottile su substrati metallici a base di materiali semiconduttori risiede appunto in questo; una tecnologia, quella di Organic Spintronic, che permette di produrre film sottili di ottima qualità per la funzionalità elettrica in un ambiente controllato e sicuro.
I film sottili a tellururo di cadmio sono già stati riconosciuti come una via maestra per il fotovoltaico a film sottile dal mondo scientifico ed industriale a livello internazionale.
Organic Spintronic (OS) ha già dimostrato con Siena Solar Nanotech (2SN), di fabbricare a livello di laboratorio celle fotovoltaiche con efficienze del 10%, competitive rispetto all’attuale principale competitor americano, la ditta First Solar Ltd, che presenta un’efficienza industriale pari al 9%.
Il progetto dunque si occupa di sviluppare e rinforzare quegli aspetti della ricerca necessari a raggiungere un’efficienza del 14% e a industrializzare la tecnologia per la produzione su larga scala.
Sesto Viticoli, direttore del Dipartimento di Progettazione Molecolare spiega il motivo per cui si è scelto l’utilizzo di film sottili:
“Anche se presente in Italia, appare poco giustificabile sul piano economico l’offerta di progetti innovativi riguardanti la produzione di silicio policristallino, dove la concorrenza cinese mette a dura prova le industrie oggi dominanti in questo mercato. Perciò sono stati scelti i film sottili, sia al silicio sia in leghe di materiali semiconduttori, come il tellururo di cadmio usato in questo caso, e i sistemi a concentrazione”.
Il progetto FlexSolar mira a sviluppare nuovi materiali e nuove tecnologie che permettano di utilizzare meno energia e minor materiale, ottenendo gli stessi risultati delle celle tradizionali a costi inferiori e con un più basso impatto ambientale.
Grazie a FlexSolar sarà quindi possibile sviluppare in Italia una tecnologia sostenibile in grado di fare energia rinnovabile a costi uguali ai combustibili fossili.
Link: Organic Spintronics
Fonte: 100ambiente.it