Ci sono già diversi comuni italiani eccellenti per quello che riguarda le energie rinnovabili, anche quelle ottenute attraverso il riciclo, mentre il governo sta studiando per diventarlo. E’ questo il senso delle ultime notizie in materia, che racchiudono comunque molti aspetti positivi, soprattutto in prospettiva.
A cominciare dalle città virtuose, premiate dal CoReVe (ossia il Consorzio per il recupero del vetro), per le loro campagne a favore del riciclaggio del vetro grazie alle quali si è ridotto il volume dei rifiutie quindi anche limitare le emissioni inquinanti. Si tratta della seconda edizione del ‘Green Award’ che andrà in questa occasione ai comuni di Piacenza, Fano, Lecce mentre a Prato, Padova e Teramo saranno attribuiti i Blue Award. Come a dire che non sono proprio all’eccellenza ma sulla strada buona per raggiungerla.
Il progetto rientra nella campagna realizzata da CoReVe insieme ad Anci, Assovetro e Federambiente e battezzata “C’è vetro e vetro. Impara la differenza, fai la differenziata”, per la sensibilizzazione del pubblico così come delle istituzioni nell’ambito della raccolta e del riciclo del vetro. Il bilancio parla di 3 milioni di tonnellate di materia prima risparmiate per la creazione del vetro. In termini di emissioni di CO2 inquinanti invece il risparmio stimato è pari a due milioni di grammi, che corrispondono a quanto in un anno sono in grado di consumare un milione di auto che Euro 5.
Però risulta che il 28% delle Amministrazioni non sanno ancora nulla riguardo alla direttiva diramata in relazione alla raccolta del vetro di qualità, mentre il 20% degli amministratori ed il 41% dei manager cittadini ammette le colpe del loro comune per la capacità di riciclo del vetro e della sua raccolta. Per tutti i dettagli
E finalmente qualcosa si muove anche al Ministero dell’Ambiente che sta ideando un piano per rendere effettive le energie rinnovabili, ma soprattutto gli incentivi a lungo termine che possano portare ad un loro maggiore utilizzo. Il provvedimento entrerà in vigore il 1° luglio, con il prossimo Conto Energia che prevede complessivamente un investimento pari a 500 milioni di euro per gli incentivi, che addirittura potrebbero arrivare, a seconda dei casi, fino a 6.5 miliardi di euro. Inoltre per realizzare un impianto di una potenza superiore ai 12 kW sarà necessaria l’iscrizione ad un registro realizzato dal Gse per ottenere il finanziamento necessario per la realizzazione.
Il sistema di incentivazione prevede un incremento annuo che porterà fino ai nove miliardi messi a disposizione nel 2020, data entro la quale tutti i Paesi dovranno adeguarsi alle nuove normative mondiali anti inquinamento. Per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, sono stati previsti ulteriori cinque miliardi e mezzo, un incremento considerevole, considerando che si tratta di due miliardi in più di quelli precedentemente messi a disposizione.