Rinnovabili: è boom ma gli incentivi sono a rischio

Il futuro sta nelle energie rinnovabili, lo dimostrano molti Paesi nel mondo e finalmente si sta movendo qualcosa anche in Italia, nonostante cronici ritardi. Lo attesta ad esempio un recente studio di Legambiente che conferma come almeno un quarto del fabbisogno energetico italiano arrivi da fonti alternative.

 Le rinnovabili sono praticamente arrivate a coprire quasi tutto il territorio nel nostro Paese (manca ancora un piccolo 5%) e soprattutto nell’ultimo anni sono stati montati almeno 400mila impianti nuovi, a dimostrazione del fatto che la popolazione è molto più sensibile all’argomento rispetto a solo qualche anno fa. E questo è un segnale importante anche alle aziende che dedicano di investire in questo settore, perché significa che c’è futuro.

Soprattutto perché mentre una volta le energie alternative erano legate quasi esclusivamente alla produzione geotermica ed idroelettrica, adesso si cerca anche di differenziare la fonte, ottenendo al contempo il risultato di rendere più respirabile l’aria di tutti i giorni senza per questo perdere qualcosa nei fabbisogni delle famiglie italiane. Per conoscere appieno lo stato della produzione in Italia vi consigliamo di leggere 

A fronte di questa espansione notevole, però, nel prossimo futuro potrebbero nascere ostacoli decisivi in negativo da parte del governo. Infatti, anche se le voci devo essere chiaramente confermate, sembra che nel piano di risparmi studiato da Monti e dai suoi ministri ci sarebbe un deciso taglio per gli incentivi dedicati espressamente al settore delle energie rinnovabili, che pure sono stati decisivi per implementarne l’uso.

E ora le associazioni di categoria interessate dalla questione hanno richiesto con urgenza un incontro direttamente con il governo per capire come intenda realmente muoversi e quali prospettive concrete possano esserci nell’immediato futuro, sia per le aziende del settore che per le famiglie tentate dall’investimento. Per tutti i dettagli 

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