Probabilmente c’è ancora poca informazione sull’argomento, ma resta il fatto che negli ultimi anni sono decisamente diminuite le casalinghe che hanno goduto di un rimborso Inail per gli infortuni domestici. In particolare nel 2012 sono state 1.595.000 persone, ossia oltre 400 mila in meno rispetto al 2009.
Eppure le regole sono chiare. Infatti sono obbligati ad assicurarsi tutti coloro (uomini e donne) che hanno un età compresa tra i 18 ed i 65 anni e che svolgono in maniera non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui si dimora mentre sono escluse coloro che svolgono altra attività che comporta l’iscrizione a forme obbligatorie di previdenza sociale. Inoltre in caso di prima assicurazione bisogna ritirare l’apposito il bollettino di pagamento presso gli uffici postali, o ancora le sedi Inail, le associazioni di categoria come Moica, Donne Europee Federcasalinghe, e Scale Ugl).
Il termine ultimo per il pagamento è stato fissato al 31 gennaio e può assicurarsi anche chi sia già in pensione e non abbia ancora compiuto il 65° anno di età, oltre che i cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno, i lavoratori in cassa integrazione o mobilità e gli universitari. Quindi secondo l’Inail potenzialmente sono 5.170.000 soggetti che dovrebbero essere interessati. E soprattutto la polizza non ha un costo impossibile visto che la spesa è di 12,91 euro anche se lo Stato se ne fa direttamente carico in caso di reddito inferiore ai 4.648,11 euro o di reddito dell’intero nucleo familiare inferiore ai 9.296,22 euro.
La polizza prevede un premio assicurativo che garantisce una rendita vitalizia in caso di invalidità permanente pari o superiore al 27%: la rendita può andare da un minimo di 186,18 euro al mese (in caso di invalidità del 27%) a un massimo di 1.292,90 euro (per invalidità al 100%). E comunque dai dati emerge che dei 1.595.372 iscritti nel 2012, 12.813 sono uomini e 180.942 sono assicurati con oneri a carico dello Stato.