Il problema della “malasanità” continua ad essere una delle principali piaghe sociali dell’Italia degli anni 2000. I casi di errori umani in ambito medico continuano a crescere, determinando così un fenomeno assicurativo oramai in crescente ascesa.
La diffusione della medicina difensiva nell’intera aria italiana continua a crescere esponenzialmente, ma sembra non portare nelle casse della Rc medica, gli introiti sperati.
Questo è quanto emerge dal Rapporto Ania 2011-2012 che sembra aver suscitato non poche polemiche e preoccupazioni.. tanto che c’è chi grida già all’allarme rosso!
Il rapporto parla chiaro, solo nel 2010 le principali compagnie assicurative hanno dovuto sborsare ben 500 milioni di euro a causa di denunce derivanti da errori medici, una cifra impressionante che pare aver raggiunto dimensioni preoccupanti.
Medici e professionisti scelgono di tutelarsi, così come le stesse strutture sanitarie che, con le loro polizze rappresentano il 58% del mercato mentre il 42% resta in mano ai singoli medici e alle singole figure professionali che, privatamente, scelgono di stipulare assicurazioni in grado di coprire risarcimenti dai costi esorbitanti.
Ed ecco che i costi delle assicurazioni sanitarie continuano a crescere raggiungendo in alcuni casi premi sottoposti a continua lievitazione, mentre ogni compagnia assicurativa, viste le esigenze del mercato, crea prodotti sempre più specifici e mirati da destinare a questo delicatissimo settore che pare stia per soppiantare, in fatto di business e dimensione, l’intero impianto delle assicurazioni auto.
Le migliori compagnie italiane ed europee infatti si sono pian piano specializzate sempre di più nella tutela assicurativa dei rami professionali ed in particolare di quelli relativi alla professione medica. Ogni gruppo assicurativo che si rispetti, infatti, ha creato una serie di prodotti specializzati per la tutela di medici, professionisti e chirurghi: Generali Assicurazioni, Toro, il gruppo Axa, ognuna di queste compagnie ha delineato assicurazioni specifiche destinate a queste professioni.
La nota compagnia francese Axa ad esempio, ha ideato assicurazioni in grado di garantire Responsabilità Civile Professionale volte a tutelare medici, pediatri, geriatri, infermieri, psicologici e psichiatri da possibili denunce da parte di pazienti e/o familiari di quest’ultimi.
Un quadro singolare insomma, che induce ad una riflessione profonda sulla società contemporanea e sulla qualità dell’intero settore universitario (prima) e professionale (poi).