Polizze Dormienti: per i consumatori una vittoria a metà

Arriva finalmente un po’ di chiarezza in merito alla tanto agognata questione delle Polizze Dormienti, difatti il decreto legge 40 dello scorso 25 maggio, oltre a disciplinare il complesso mondo degli incentivi al consumo, ha finalmente sancito le principali caratteristiche che andranno a determinare la normativa attinente a tale particolare ambito assicurativo.

In maniera specifica il decreto ha cancellato alcune delle discipline contenute nella legge 166/2008, annullando gli effetti della cosiddetta retroattività delle norme, ridefinendo per di più, il versamento degli importi non riscossi dalle polizze vita e destinate ad essere contenute all’interno del fondo per le vittima dei crack finanziari.

Analizzando il decreto, quindi, emerge che le norme contenute all’interno della 166 del 2008 verranno applicate unicamente ai contratti nei quali la prescrizione non era ancora maturata alla data del 28 ottobre 2008, ovverosia quando era stata introdotta la legge sulle polizze dormienti”.

A quanto pare, quindi, il decreto punta a risolvere e ad intervenire su uno degli aspetti più critici della normativa in questione, infatti la vecchia disciplina conosciuta meglio come il “Decreto Alitalia” prevedeva che le polizza vita non riscosse, venissero fatte confluire all’interno del Fondo Ministeriale per le frodi finanziarie, sottraendole perciò ai legittimi proprietari.

Di conseguenza tali modifiche possono essere definite una sorta di vittoria parziale da parte dei consumatori che in ogni caso continueranno ad opporre resistenza ad una legge che, come definito dalle principali associazioni dei consumatori, risulta essere ancora incompleta e poco efficace rispetto al problema.

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