Nel 2013 Rc Auto più cara per gli uomini? In teoria sì, ma a ben guardare i numeri almeno di questo inizio d’anno in realtà molte compagnie assicurative pur recependo la sentenza della Corte di Giustizia Ue che prevedeva un innalzamento dei prezzi per compensare quelli riservati al gentil sesso sembra che non sia cambiato molto.
Il principio base da cui ripartire dev’essere quello della parità uomo-donna tanto che diverse compagnie hanno introdotto la tariffa ‘unisex’ tendente ad uniformare i prezzi in maniera più omogenea. Infatti se ad esempio a dicembre facendo una media nella stessa classe di merito e che on stesse condizioni come città di residenza, età, modello di auto, gli uomini pagavano in media 383 euro contro i 399 delle donne, oggi la situazione si è leggermente ribaltata.
Secondo l’ultimo rilevamento del sito ‘Supermoney’ ad esempi in Classe 5 comparando le stesse condizioni il prezzo medio è attorno ai 525 euro, con un rincaro rispetto alla 1^ Classe superiore per gli uomini (+9%) rispetto alle donne (+8%), mentre ad esempio in Classe 10 la cifra è identica quando invece sino al mese scorso le donne venivano a spendere almeno 13 euro in più (ossia 635 contro i 622 degli uomini).
Se questo difetto strutturale sembra essere stato corretto, più in generale invece le condizioni sono ancora decisamente diverse confrontando le varie regioni italiane. Basta prendere i neopatentati che in valle d’Aosta pagano in media 1.149 euro a fronte invece dei 9.307 in provincia di Salerno. E più in generale anche i virtuosi al volante non stanno bene visto che in 19 città quelli nella Prima Classe di merito pagano non meno di 800 euro, anche se ad Aosta il costo è di 335€ euro.
E’ il risultato dell’indagine “Rc Auto. Quanto mi costi?”, portata avanti da Cittadinanzattiva, Adiconsum, Assoconsum e Centro Tutela consumatori e utenti dell’Alto Adige. Emerge che in generale il caro Rc Auto è più deciso al Sud dove in media un neopatentato spende 3.101 euro mentre un automobilista adulto 776, ma non va meglio Centro (con cifre rispettivamente pari a 3.013 e 712). Decisamente meglio invece al Nord con regioni 2.532 per un giovane guidatore e 547 per uno esperto.
Paradossalmente però la distribuzione dei sinistri su scala nazionale vede in testa la Lombardia (17,1% del totale, secondo l’Isvap), davanti a Lazio (12,8%) e Piemonte (8,3%) con Emilia al 7,8%, come Sicilia e Campania e Toscana al 7,6%. Questo quindi a sfatare il mito delle regioni meridionali con più incidenti e quindi più pesanti economicamente per le compagnie assicurative.