Tempi duri per gli automobilisti, dopo i rincari di benzina e pedaggi ad aumentare il carico ci pensano le polizze assicurative che, mese dopo mese, procedono all’innalzamento delle proprie tariffe.
Proprio per tale ragione sembra essere oramai divenuta un’esigenza comune e condivisa quella di risparmiare, al fine di ridurre quanto più è possibile le spese che quotidianamente ci si trova ad affrontare.
Alcune recenti indagini, infatti, hanno palesato che una delle voci che incide maggiormente sul bilancio familiare, è proprio quella legata ai costi sempre più esagerati delle polizze assicurative obbligatorie.
Difatti solo nell’ultimo anno si sono riscontrati aumenti pari al 18%, di cui il 6,6% solo nell’ultimo trimestre, volendo tradurre il tutto in termini economici, emergono rincari per una cifra media di quasi 870 euro a nucleo familiare: una spesa non indifferente per una famiglia media che “tira avanti” con un unico stipendio.
Inoltre, a renedere l’argomento ancora più spinoso e controverso, la notizia secondo cui a partire dal 2010 il prelievo sull’Rc auto subirà alcune modifiche, in quanto diventerà un tributo provinciale, una condizione che potrebbe portare ad aumenti fino al 16%. Tale proposta è contenuta nella nuova riforma federale in attesa dell’approvazione da Palazzo Chigi.
Secondo quanto contenuto nel documento, le Province in qulità di enti predisposti alla gestione di strade e mobilità, potranno automaticamente beneficiare dell’imposta sulle assicurazioni e di conseguenza potranno scegliere altresì di diminuire ed aumentare l’ percentuale di imposta in questione.