Una seconda chance si concede a tutti, d’ora in poi anche alla famiglie in rosso con i loro conti. E’ questo il senso del nuovo disegno di legge varato dal Consiglio dei Ministri che per la prima volta in Italia si occupa di regolamentare la ‘bancarotta individuale’.
Perché in questo caso non si tratta di cattivi pagatori o di aziende in deficit, ma semplicemente di dare una mano a chi viva con il terrore del pignoramento e che invece d’ora in poi potrà beneficiare di un piano di rientro per sanare il proprio debito che verrà deciso direttamente da un giudice.
Il principio è quello di evitare il fallimento personale, perché, come ha spiegato il relatore Andrea Zoppini, sottosegretario alla Giustizia, “non vogliamo certo incoraggiare la corsa ai debiti. Non vogliamo neanche che una persona perda per sempre il diritto al consumo solo perché si è ammalata, ha divorziato, ha perso il posto di lavoro”.
Insomma, un rimedio ragionato anche per combattere il triste fenomeno dell’usura. Ovviamente non si cancellano i debiti verso lo Stato, ma si procederà ad un loro scaglionamento. E quando il pagamento verrà completato, il soggetto avrà nuovamente il diritto al consumo. Il primo provvedimento è la composizione, grazie alla quale il debitore ha la possibilità di rivolgersi a consulenti gratuiti che fanno parte degli ‘Organismi di composizione della crisi’.
Si tratta di servizi con il compito di aiutare il debitore a stabilire un ‘piano di ristrutturazione’ del debito che sia il più possibile realistico e sostenibile. Poi spetterà al giudice prenderlo in esame e, se conforme a criteri di equità evitando anche che qualcuno possa fare il furbo, vidimarlo e sottoporlo ai creditori. E con l’omologazione si garantisce al debitore che i suoi beni non vengano pignorati.
Se una ‘moroso’ dispone di molte proprietà potrà saldare il suo debito con la liquidazione di tutti i suoi beni che verrebbero messi in vendita e la liquidazione sarà anche a zero costi per la persona in debito e con pratica in tempi accellerati.
Un rimedio necessario, visto che gli ultimi dati parlano di un fenomeno che interessa il 27,7 % dei nuclei familiari, con un debito che in media supera i 43mila euro. Tra i creditori più frequenti banche, società finanziarie, amici e parenti, senza contare chi presta denaro ‘a strozzo’.
SI IO VEDO CHE HANNO APPROVATO QUESTA LEGGE MA NESSUNO DICE A CHI MI DEVO RIVOLGERE…