La convenienza dei conti correnti si misura anche in base alle spese che devono affrontare i loro sottoscrittori, con offerte diversificate da banca a banca. Ma ora sull’argomento è intervenuta anche l’Antitrust che ha indagato a fondo, verificando i costi e scoprendo che ci sono ancora margini per risparmiare, anche se ovviamente le banche non li rendono noti.
In particolare dal 2007 al 2011 i prezzi sono diminuiti soltanto per i giovani, ai quali le banche dedicano molte offerte. Rispetto al 2007 in media i costi allo sportello si sono ridotti del 19% mentre per le famiglie solo del 2,8% per famiglie e del 3,6% per pensionati. I conti online rimangono sempre i più convenienti, con cali anche del 40% grazie al maggior tasso di concorrenza tra gli operatori.
Quindi quali sono i consigli dell’Antitrust per rendere effettivi questi sconti? In linea generale una maggiore trasparenza, un minore legame fra il conto e altri prodotti finanziari proposti ai clienti, ma anche una minore tempistica di chiusura del conto. Quindi per aumentare la trasparenza secondo l’Amtitrust bisognerebbe utilizzare gli sportelli bancomat per informare il cliente sulle migliori offerte della banca e per rendere più rapida la ricerca delle migliori condizioni, ma anche comunicare obbligatoriamente ogni anno i nuovi conti disponibili e le offerte a condizioni migliori; oltre a sviluppare motori di ricerca indipendenti per la comparazione tra conti.
Inoltre per separare il conto dai servizi bancari sarebbe sufficiente eliminare tutti i vincoli fra conto corrente e servizi, che siano mutuo, polizze assicurative, risparmio amministrato o quant’altro mettendolo in evidenza chiaramente anche sui fogli informativi. Infine per ridurre i tempi di chiusura basterebbe attenersi alle direttive UE limitandosi a 15 giorni mentre per velocizzare le operazioni su strumenti di addebito quali carte di credito e Viacard, la nuova banca si dovrebbe sostituire alla vecchia nell’assunzione di tutti gli eventuali rischi.
