Sono ancora i più convenienti, ma anche i conti correnti online cominciano a risentire della stagnazione e soprattutto non sono più a zero spese come qualche tempo fa. Lo conferma un’inchiesta dell’Antitrust che se da una parte li promuove per la possibilità che offrono di risparmiare sino al 40%, evidenzia anche altri aspetti negativi.
In particolare, come riporta anche il ‘Corriere della Sera’, nel 2012 l’Indicatore sintetico di costo annuo dei conti online nelle 52 banche esaminate è aumentato rispetto all’anno prima in quattro categorie di clienti su sei: é salito del 6% per le famiglie con operatività bassa, del 4% per quelle con operatività media e dell’1% per quelle che fanno pochissime operazioni. E ancora per i pensionati poco operativi l’aumento è stato del 2% e solo per quelli mediamente attivi il costo è rimasto invariato. Unica categoria che è stata avvantaggiata, con costi scesi dell’8%, è quella degli studenti.
Scendendo nel dettaglio delle singole commissioni il bonifico via Internet può costare fino a 3 euro e mezzo mentre il costo sale a 6,8 euro allo sportello, verso l’Italia e con addebito in conto, mentre la lettera sulla trasparenza è a carico del cliente anche via web al prezzo di 1,4 euro (2,3 allo sportello) e per prelevare i soldi al Bancomat si paga in entrambi i casi fino ad un massimo di 2,7 euro. Inoltre l’addebito della rata del mutuo costa 3 euro in entrambi i casi e la domiciliazione delle bollette che una volta era gratuita oggi fa spendere fino a 2,7 euro sia con il deposito online sia con il tradizionale. Si paga anche per farsi accreditare stipendio o pensione, versare le tasse o per ricevere un pagamento con un bonifico.
Mettendo a confronto i vari conti in ogni caso si può ancora risparmiare. Ad esempio con Conto Qubì del Gruppo Ubi Banca, dedicato espressamente ai giovani e che costa 36 euro, mentre per i pensionati con bassa operatività e le famiglie mediamente operative il deposito online meno costoso è quello della Bnl per cui si pagano 30,05 euro. Sui conti tradizionali i migliori sono Ubi e BNL, con prezzi annui fra i 36 e i 72 euro, mentre per le famiglie con operatività elevata conviene Unicredit: 144 euro il conto tradizionale e 112 l’online.