Conti in rosso, ecco le nuove regole

Sono da poco entrate in vigore nuove ed importanti regole per quello che riguarda le commissioni e i tassi applicabili quando ci siano sconfinamenti sia sui conti che sui fidi bancari. E’ l’effetto del decreto attuativo formato da Mario Monti in qualità di ministro dell’Economia e Finanze e quindi come presidente del Cicr (ossia il Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio), con entrata in vigore dal 1° luglio.

Sono in tutto cinque articoli che si prefiggono di mettere regole chiare sulle commissioni che le banche italiane hanno finora applicato quando un cliente vada in ‘rosso’ sul conto, prevedendo che accanto ai tassi debitori, applicabili solo sulle somme utilizzate effettivamente dai clienti e per il periodo in cui sono state usufruite, che la struttura dei costi bancari possa includere solo due tipi di commissione.

Una sarà la commissione per l’affidamento, che corrisponde alla messa a disposizione dei fondi, e verrà applicata sulla somma messa a disposizione solo per il periodo fissato dal contratto e comunque non potrà eccedere lo 0,5% a trimestre; l’altra una commissione di ‘istruttoria veloce’ per gli scoperti di conto ed utilizzi extrafido, commisurata ai costi ed espressa in misura fissa e valore assoluto.

Norme che seguono quelle recenti sui massimi scoperti e che prevedono la cancellazione delle commissioni per quei clienti, intesi come persone fisiche, che vadano in rosso per non più di 500 euro ‘in maniera eccezionale’ (ossia per non più di sette giorni consecutivi e al massimo una volta per trimestre) mentre nel caso di clientela corporate, ossia le aziende, le commissioni possono essere differenziate secondo lo sconfinamento, con un massimo di 3 scaglioni di importo, nel caso in cui questo risulti superiore ai 5 mila euro.

La commissione sull’affidamento è un onere omnicomprensivo, pari allo 0,5%, che si applica sulla somma messa a disposizione e per il periodo fissato dal contratto. Quindi le banche non potranno prevedere ulteriori costi aggiuntivi ai danni dei clienti come commissioni d’istruttoria o spese relative al conteggio degli interessi. Non rientrano però le imposte, le spese notarili o per l’iscrizione dell’ipoteca e gli oneri conseguenti a inadempimento del cliente.

Gli sconfinamenti, riguardano le aperture di credito o gli scoperti in conto corrente o sulle carte di credito. Al cliente, oltre agli interessi specifici previsti potrà essere applicata una commissione di ‘istruttoria veloce” determinata in ogni contratto in misura fissa e in valore assoluto e commisurata ai costi sostenuti dalla banca. Quindi in questo caso le banche potranno prevedere anche prezzi più vantaggiosi e meno onerosi per attirare i clienti.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *