“L’ennesima conferma del crollo dei consumi, che noi purtroppo avevamo già ampiamente previsto, giunge anche da Confcommercio” – dichiarano Adusbef e Federconsumatori.
Secondo i dati pubblicati oggi, nel gennaio 2009, vi è stata un’ulteriore riduzione del 4,6%. Preoccupante è soprattutto la costante riduzione dei consumi alimentari.
Di fronte a questo allarme ci chiediamo perché il Governo non intervenga con misure serie ed adeguate, a partire da un’immediata riduzione dei prezzi?!?
È il momento di rispondere con manovre eccezionali, anche, se necessario, attraverso l’allentamento dei vincoli di Maastricht.
Bisogna intervenire in due direzioni ben precise:
– attraverso una immediata diminuzione dei prezzi, almeno del 20%, a partire da quelli dei generi di prima necessità, come pane, pasta, latte e carne, che hanno subito, negli ultimi mesi, aumenti considerevoli, nonostante il calo dei prezzi delle materie prime;
– attraverso l’allentamento della pesantissima stretta creditizia in atto, che crea notevoli problemi a tutto il tessuto produttivo del Paese.
In mancanza di seri interventi, infatti, le famiglie italiane si trascineranno dietro, anche per il 2009, un maggior costo per l’alimentazione di ben 564 € l’anno.
È necessario inoltre intervenire a sostegno del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, per almeno 1.200 Euro annui, ed al mantenimento del reddito per chi viene allontanato dal ciclo produttivo, anche per quanto riguarda i lavoratori precari.
Tali interventi sono indispensabili per un rilancio della domanda e, quindi, dell’intera economia del nostro Paese.
Fonte: Federconsumatori.it