La premessa è doverosa: come al solito chi non ha nulla da nascondere, non dovrà temere nulla. Ma intanto la scadenza in cui tutti i dati bancari ‘sensibili’ verranno trasmessi all’Agenzia dell’Entrate, per obbligo, dalle banche ma anche da Agenzie assicurative, Società di gestione del risparmio Società di intermediazione mobiliare, si avvicina.
Entro il 10 aprile andranno comunicati i dati dei clienti relativi al 2011, mentre entro il 18 luglio arriveranno quelli del 2012 e per quelli del 2013 il termine sarà il 31 marzo 2014. E dentro c’è praticamente di tutto, a cominciare dal Conto corrente o deposito, con saldo contabile ad inizio e fine anno e importo totale addebiti e accrediti nel corso dell’anno, ma anche il Conto titoli con l’importo totale degli acquisti di titoli e fondi ma anche disinvestimenti.
E ancora Carte di credito o di debito con importo totale degli acquisti effettuati nel corso dell’anno e, se si tratti di carte prepagate, l’importo totale delle ricariche o delle carte acquistate; certificati di deposito e buoni fruttiferi, fondi comune di investimento con l’importo totale delle sottoscrizioni di quote nell’anno e dei rimborsi e infine la gestione patrimoniale con il valore complessivo del patrimonio a fine anno e alla fine dell’anno prima. Non andranno contabilizzate e comunicate invece le operazioni effettuate tramite bollettino di conto corrente postale per un importo unitario inferiore a 1.500 euro.
L’obiettivo di fondo è ovviamente nobile, quello di recuperare almeno una parte dei 120 miliardi di euro che secondo le ultime stime vengono sottratti al fisco ogni anno. Però come al soliti rischiano di finire in mezzo al tritacarne le persone comuni e non i reali evasori che sanno benissimo come aggirare i controlli.