Lo scandalo MpS sta assumendo proporzioni inaspettate, tanto che le preoccupazioni in merito ad un possibile ed imminente fallimento del gruppo Monte dei Paschi di Siena aumentano con il passare delle ore.
Un’ansia accresciuta dalle centinaia di notizie che ogni giorno popolano internet e Tv . Ma cosa rischierebbero correntisti ed azionisti nel caso di un fallimento definitivo? C’è chi dice che non c’è nulla da temere, chi invece invita a prendere precauzioni visto che si parla oramai di perdite accumulate per oltre 2 miliardi di euro.
Il declino sembra essere iniziato nel 2008 quando Mps acquistò incautamente la banca Antonveneta al doppio del valore del mercato, un’operazione scellerata che, unita alla crisi finanziaria scatenatasi proprio in quegli anni, determinò incredibili perdite monetarie ed azionarie.
Ma in tutta questa complessa questione di derivati, di azioni, di acquisti scellerati e di crisi macroeconomiche, gli ignari correntisti cosa rischiano? Insomma, coloro che hanno aperto un conto corrente presso la MpS rischiano di perdere i loro risparmi?
A quanto pare c’è da stare tranquilli. A chiarire la questione ci ha infatti pensato il Corriere della Sera ricordando a tutti gli allarmisti, l’esistenza del FIT : Fondo interbancario di tutela dei deposito, un apposito fondo istituito per coprire eventuali ammanchi bancari. Il deposito rimborsa fino ad un massimo di 100 mila euro per ogni correntista, cifra destinata ad aumentare nel caso si tratti di conti cointestati.
Per ottenere il rimborso bisognerà aspettare un massimo di 20 giorni lavorativi che solo in casi eccezionali potrebbero diventare 30. Nulla da temere nemmeno per i piccoli azionisti in quanto le azioni, così come oro, Titoli di Stato ed obbligazioni, non possono essere utilizzati per coprire debiti contratti dalla banca.