L’Abi pubblica il consueto rapporto congiunturale mensile, mentre nuove considerazioni emergono sull’andamento del settore bancario, finanziario e immobiliare.
A quanto pare i prestiti devoluti ai residenti del settore privato hanno segnalato crescite tendenziali dell’1,2% rispetto ad un timido 1% rilevato nel mese di Gennaio, al contrario dei prestiti alle imprese che continuano a registrare riduzioni del 3,1% rispetto al mese di Gennaio.
Il discorso non cambia rispetto alle cosiddette “sofferenze nette” che raggiungono quota 33,9 miliardi, circa 2 miliardi in meno rispetto al dicembre scorso ma ben il 55% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Segnali positivi, invece, arrivano dalla crescita dei mutui casa e dei prestiti concessi alle famiglie produttrici che hanno subito un incremento annuo del 2%.
Sul fronte degli impieghi nel settore privato, resta tutto tendenzialmente stabile con un capitale che ammonta a 1.542 miliardi, a differenza del settore “impieghi trasporti marittimi e aerei” che ha registrato crescite pari addirittura al 6% annuale.
Per quanto riguarda i tassi sugli impieghi, secondo il rapporto pubblicato dall’Abi il tasso medio complessivo delle cessioni concesse ad aziende e famiglie, è pari al 3,7%, ovvero circa 5 punti base al di sotto della soglia riportata a Gennaio.
Subiscono un rialzo i nuovi prestiti alle imprese non finanziarie con punti percentuali che si aggirano sui 2,05%, e di conseguenza si toccano minimi storici anche per i differenziali dei tassi tra la raccolta e i prestiti che registrano cali dal 2,18% di Gennaio al 2,16%.