Fra meno di una settimana sarà finalmente possibile sospendere le rate dei mutui per tutti coloro che versano in condizioni di momentanea difficoltà in seguito al verificarsi di eventi gravi che hanno modificato l’assetto economico della famiglia.
Parte così dal 1 Febbraio, il tanto agognato “Piano Famiglia” che darà la possibilità a numerosi nuclei familiari di sospendere la rata del mutuo per un periodo non superiore a 12 mesi.
Purtroppo però, pare che le banche che abbiano deciso di aderire alla manovra governativa, sono solo poco più di una trentina e tutte di piccole dimensioni pari, appena, all’11% della copertura totale del Paese nonostante alcune stime affermano che quest’ultima settimana sarà cruciale per determinare l’adesione dei grandi gruppi.
L’accordo prevede la sospensione per tutti i mutui che non oltrepassano la soglia dei 150 mila euro e che non abbiano un reddito superiore ai 40 mila euro, importante dire che il finanziamento deve essere stato stipulato per l’acquisto della prima abitazione ma non si esclude che le banche possano anche dettare clausole più convenienti a favore del cliente.
Si rammenta inoltre che spetta alle banche stabilire se la sospensione attiene all’intera rata, quale rata più interessi, o se gli interessi debbano essere versati nonostante la cessazione temporanea, in questo caso il cliente dovrà continuare comunque a versare una parte del capitale anche durante il periodo di moratoria.
Possiamo dire che chi versa in condizioni di insolvenza, dato il presumibile andamento dei mercati, potrà finalmente prendere una boccata di ossigeno ma resta consigliabile un’attenta lettura del documento, al fine di comprendere quanto sia vantaggioso per il cliente, aderire al Piano Famiglia.