Il Ministero del Lavoro stanzia 5 milioni di euro da destinare alle imprese

Il mondo economico e finanziario, si sa, è stato duramente messo alla prova dalla crisi economica che nell’ultimo anno ha devastato il nostro Paese,  inginocchiando interi mercati sia italiani che esteri.

Fabbriche al collasso, interi comparti in fallimento, famiglie in stato di insolvenza e un’intera società fortemente destabilizzata da tutta una serie di conseguenze che ne sono derivate.

Uno scenario apocalittico che piano piano comincia a dipanarsi regalando piccoli spiragli di fiducia in un’economia che seppur zoppicando, comincia a riprendersi,  offrendoci deboli segnali di ripresa.

Ovviamente la strada verso la totale rimonta è ancora molto lenta e tutta in salita, e questo continua a mettere in seria difficoltà  cittadini e imprese.

Proprio per cercare di tamponare una situazione assolutamente precaria e instabile come quella in cui ci troviamo, il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, ha deciso di stanziare un fondo perduto di circa 5 milioni di euro, da destinare alle piccole e medie imprese danneggiate dalla crisi che potranno,  con il capitale ricevuto,  reinvestire il danaro aumentando la loro competitività sul mercato.

Questo tipo di finanziamento diretto alle imprese, ha lo scopo principale di risanare la condzione economica delle società che in seguito al forte “trauma economico” indotto dalla crisi, hanno perso ampie fette di mercato.

Grazie al capitale stanziato le aziende potranno usufruire di consulenze specialistiche e assistenza tecnica, di natura prettamente estemporanea.

Le imprese giudicate idonee potranno godere di un contributo a fondo perduto pari al 75% della spesa sostenuta, per un massimo di cinquemila euro.

Non rientrano nel finanziamento i normali costi di gestione come consulenza amministrativa, legale, fiscale e di pubblicità.

Possono usufruire del capitale stanziato tutte le imprese che siano esse di piccole e medie dimensioni che operino nel settore del commercio, del turismo e dell’artigianato, e che siano regolarmente iscritte al registro delle imprese.

Il tetto massimo entro il quale presentare la domanda è fissato per il 30/06/2010.

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