Come oramai è noto, dallo scorso Febbraio le famiglie in situazione economica precaria possono richiedere la sospensione temporanea della rata del mutuo per un periodo massimo di dodici mesi, grazie alla moratoria sui mutui rientrante all’interno del cosiddetto Piano Famiglie in collaborazione con l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana.
Ricordiamo che per poter accedere alla misura in questione, bisogna rientrare all’interno di alcuni canoni previamente stabiliti.
Potremmo dire, quindi, che ci sono requisiti minimi da rispettare validi per tutti gli utenti, che però gli enti creditizi possono ampliare al fine di estendere il bacino dei potenziali beneficiari.
Per poter accedere all’agevolazione in questione, ricordiamo che l’importo concesso dal mutuo originario non deve mai superare l’importo massimo di 150 mila euro complessivi.
Possono fare esplicita richiesta, solo gli utenti che hanno previamente stipulato mutui ad uso residenziale, che siano essi richiesti per l’acquisto per la costruzione o la ristrutturazione di un immobile.
Sono ammessi alla presentazione della domanda anche gli utenti che hanno avuto problemi di insolvenza per un periodo non superiore ai 180 giorni in seguito al verificarsi di eventi particolarmente negativi avuti in famiglia come lutti, perdita di lavoro o l’emergere di inabilità temporanea o permanente.
Ovviamente, la sospensione del pagamento comporterà l’allungamento del piano di ammortamento, seppur non determinerà problemi di accumulo di interessi, e in base alla regolamentazione prescelta dalla banca, la sospensione potrà attenere all’intera rata costituita da capitale più interessi, oppure unicamente la quota di capitale.
Il modulo della domanda, può essere richiesto in qualunque filiale dell’ente creditizio concessionario del mutuo.