Non è la soluzione a tutti i problemi, ma intanto è un buon inizio, perché grazie all’accordo tra il Ministero per l’Integrazione e le Politiche giovanili e l’Abi sono stati stanziati 70 milioni di euro destinati esclusivamente ad un Fondo per l’acquisto della prima casa da parte di nuclei con basso reddito e con rapporto di lavoro atipico.
Sono molti i paletti previsti, per indirizzare i soldi di questi mutui solo a chi ne abbia realmente bisogno. Ne potranno beneficiare infatti le giovani coppie e i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, con priorità per quelli i cui componenti non risultano occupati con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. E ancora, i fondi sono destinati ai titolari di un contratto di lavoro atipico e i beneficiari dovranno avere un’età inferiore ai 35 anni, ma anche un reddito ISEE complessivo non superiore ai 40 mila euro.
Il Fondo per la Casa avrà una dotazione iniziale di 50 milioni, incrementata di 10 milioni di euro sia nel 2014 che nel 2015 e i destinatari potranno beneficiare di una copertura pubblica fino a un importo non superiore a 75 mila euro e per accedere al Fondo è indispensabile che il mutuo non superi i 200 mila euro. Inoltre i mutui potranno essere sottoscritti con un tasso al momento della stipula non superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM) sui mutui, pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Un’offerta che, siamo certi, possa stimolare gli interessi di molte coppie e che dovrà essere recepita immediatamente dalle banche italiane o che operino in Italia. Per trovare la lista di tutte quelle aderenti basterà consultare il sito dell’Abi (www.abi.it) così come quello del Dipartimento della gioventù (www.gioventu.gov.it) già nei prossimi giorni.