Mutui casa, il matrimonio è la salvezza dei giovani

Se dovete sottoscrivere un mutuo e siete una giovane coppia, meglio esserlo di diritto che solo di fatto. Infatti ottenere finanziamenti in questo periodo sta diventando sempre più difficile, soprattutto per chi sia Under 30, per le condizioni praticamente proibitive che gli istituti di credito pongono per gli interessi.

Ma c’è una soluzione, ancorché radicale per quelli che non credono alla necessità di fare questo passo. E’ il matrimonio, visto che per le coppie con fede al dito le possibilità si allargano soprattutto grazie al fondo di garanzia governativo, istituito dal ministero del Tesoro nato l’estate del 2011 nell’ambito del progetto ‘Diritto al Futuro’ e attualmente viene gestito da Consap; può avere la funzione di garante per le giovani coppie per una copertura fino ai 75 mila euro.

Per accedervi bisogna che gli immobili acquistati non siano di categoria lusso e non superino i 90 metri quadri, così come che le coppie che ne fanno richiesta abbiano un’età inferiore ai 35 anni, un reddito Isee non superiore ai 35mila euro, non più del 50% reddito complessivo imponibile ai fini Irpef derivante da un contratto a tempo indeterminato e il mancato possesso di altri immobili ad uso abitativo. Possono inoltre fare domande nuclei monogenitoriali con figli minori

Ma soprattutto offre condizioni vantaggiose per quello che riguarda lo spread: infatti è previsto con un massimo 150 punti base (ossia l’1,5%) sui mutui di durata superiore a 20 anni e di 120 punti su durate inferiori, sia per il tasso variabile che per il fisso. Come a dire condizioni decisamente interessanti, soprattutto in un momento come questo nel quale invece in generale gli interessi sono destinati a diventare quasi impossibili.

Peccato che, come fa rilevare un interessante articolo de ‘Il Sole 24 Ore’, in pochi siano a conoscenza di questa possibilità: “In un contesto come quello attuale e con costi di approviggionamento di capitali in rialzo per gli istituti di credito italiani concedere mutui a spread agevolati è ancor meno conveniente che in passato per un intermediario finanziario. Anche perché la copertura dello Stato agisce sulla garanzia (e sul rimborso delle rate per il 50% nel caso di insolvenza) ma non sulla differenza tra le spese di raccolta e lo spread applicato, qualora le prime siano superiori (come probabile) al secondo”.

Ecco perché molte banche, può essendo perfettamente a conoscenza dell’esistenza di questa possibilità da proporre ai loro clienti, passano oltre omettendola e preferendo proporre quelle che sono le loro condizioni.

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