Le famiglie italiane sono troppo povere per fa fronte al pagamento rateale di una richiesta di mutuo: un nuovo allarme questo, che giunge direttamente da una delle ultime indagini condotte dalla Cgil su un nutrito numero di nuclei familiari.
Da quanto emerso, infatti, si delinea un quadro piuttosto preoccupante che mostra una tendenza sempre più marcata all’aumento della povertà, comportando tutta una serie di conseguenze tutt’altro che piacevoli per l’intero Paese.
In base alle informazioni raccolte dall’organizzazione sindacale, è emerso che in tutto il contesto italiano l’indebitamento derivante dall’acquisto o dalla ristrutturazione di immobili nel 2008 era pari al 12,6% ( 3 milioni di famiglie circa) un numero assolutamente incisivo e ancor più impressionate se si rapporta all’ incidenza media dei costi sul reddito con una media compresa tra il 17,1% e il 38% per le famiglie con redditi inferiori a 15mila euro.
Una situazione a dir poco precaria e di difficile gestione da parte degli governativi, che palesa una crisi economica ancora presente in molte realtà sociali italiane.
Dall’indagine in questione difatti, è emerso altresì che ben il 30% delle famiglie alle prese con il pagamento rateale del mutuo, sono state (o sono tutt’ora) in serie difficoltà di pagamento negli ultimi due anni (senza però mai cadere in situazioni di insolvenza) mentre il 10% di queste ultime ha dichiarato notevoli difficoltà di pagamento in grado anche di incidere sulla puntualità del versamento, mente un 3% ha dichiarato di non riuscire a rispettare le scadenze.
Dati questi, che delineano una qualità globale di vita insufficiente, palesando altresì una condizione di serie precarietà economica del Paese.
