Se in Italia le richieste per ottenere un mutuo si stanno sempre riducendo, certo per problemi di spread ma anche di liquidità, sappiamo comunque che per le donne è ancora più difficile presentare domanda. Infatti le richieste che in calce portino una firma femminile sono decisamente minori rispetto a quelle maschili.
A testimoniarlo una volta di più sono i numeri diffusi dal noto broker online Mutui.it che attesa come solo il 27% delle richieste in Italia presenta una donna come primo intestatario e ne individua anche le cause. Infatti nella maggioranza dei casi gli stipendi femminili risultano ancora inferiori a quelli previsti per i maschi, soprattutto a parità di incarico o mansione, con una differenza di cifre finali superiore al 16%. Ecco perché, quando ci sia necessità di sottoscrivere un mutuo, le donne devo lasciare spesso campo libero.
In ogni caso è stato anche stilato un profilo medio della donna richiedente. In testa come collocazione geografica delle richiedenti permangono le regioni del Nord o Centro Italia con una sorprendente Liguria che presenta un 34% delle richieste, seguita da Lazio e Umbria con la Puglia invece ultima.
Inoltre l’età media è pari a 39 anni e chi presenta domanda lo fa nella maggior parte dei casi per l’acquisto di una prima casa. Inoltre lo stipendio è di circa 1.800 euro mentre la richiesta di fondi è pari a 127.000 euro, da restituire in 24 anni, ossia il 55% del valore dell’abitazione da acquistare. Inoltre preferiscono il tasso variabile che viene richiesto dal 44% del campione femminile mentre quello fisso si ferma al 36%. E ancora, solo il 41% dei mutui al femminile è cointestato; quindi significa che il rimanente 59% è richiesto da donne single.