Se il trend nei primi tre trimestri del 2011 era stato quello di una richiesta relativa ai mutui decisamente minore rispetto agli anni passati, i dati finali non potevano che fotografare cifre complessivamente più basse, come fotografa anche il bilancio sui mesi da ottobre a dicembre dell’osservatorio Mutui-internet.it, solitamente molto preciso sull’argomento.
Una ricerca che prende in esame le persone che si rivolgono al web per ottenere un finanziamento: la richiesta media è pari a 152.640 euro, a fronte dei 157.785 fatti registrare nel trimestre precedente, mentre il totale complessivo dell’importo per gli oltre 13mila utenti che hanno adottato questa pratica è pari a quasi 2 miliardi di euro. Come a dire che il finanziamento su internet regge, ma tutti preferiscono tenersi abbottonati in questo periodo.
La maggioranza delle richieste, pari al 76%, è stata presentata per acquistare una prima abitazione, mentre il 7,1% punta alla portabilità del proprio mutuo da una banca a un’altra, il 4,8% all’acquisto della seconda abitazione e il restante 5,5% li cerca per ‘sostituzione e liquidità’. La durata media non è sostanzialmente variata, visto che parliamo di 26 anni, mentre il reddito medio dei richiedenti è pari a 2.077 euro.
E ancora, l’83,2% dei richiedenti sono lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, il 7% autonomi con partita Iva, il 3,4% liberi professionisti, il 3% dipendenti a tempo determinato e l’1,6% pensionati. Andando ad analizzare i dati scorporati per regione, sale la Sicilia nella quale le richieste sono aumentate nel quarto trimestre arrivando al 7,25% del totale. A guidare la classifica restano sempre Lombardia e Lazio, rispettivamente con il 20,7 e il 14,6 per cento.
Per venire incontro alle richieste intanto arriva un’offerta speciale del Gruppo Intesa Sanpaolo per accendere un mutuo. E’ una proposta espressamente dedicata ai lavoratori a tempo determinato, con determinate condizioni, ossia che il cliente lavori al momento della firma e lo abbia fatto almeno per 18 degli ultimi 24 mesi. Il contratto dovrà avere una scadenza residua non inferiore ai 6 mesi dal momento della stipula.
In questo caso verrà concesso un prestito dell’importo che va da un minimo di 30mila euro ad un massimo pari all’ 80% del valore dell’immobile. Il mutuo potrà essere estinto prima della sua scadenza naturale, con il pagamento del debito residuo, senza dover corrispondere nessuna penale. A questo mutuo è collegata la stipula obbligatoria di una assicurazione contro i rischi di incendio e scoppio sull’immobile e potrebbe essere richiesta (anche se non è obbligo) la garanzia da parte di un genitore.