Esse dipendenti da genitori, almeno in Italia, è diventata quasi una necessità e lo si nota anche nelle maggiori operazioni finanziarie, come la richiesta di un mutuo.
Emerge chiaro il dato da un sondaggio effettuato per conto del noto operatore da ING Direct in tutta Europa, così come in Usa, Australia e Canada.
Gli italiani sono in assoluto in testa a quelli che ammettono, all’atto di dover sottoscrivere un mutuo, la loro richiesta di prestarsi ai genitori anche solo come garanti: la percentuale infatti supera il 60% ma scende al 30% circa per i tedeschi, spagnoli e australiani mentre inglesi, francesi e statunitensi si fermano al 25% e addirittura gli olandesi sono decisamente meno di due su dieci.
Inoltre la maggioranza predilige l’acquisto della casa, che è scelta almeno dall’80% degli intervistati mentre solo un 10% opta per l’affitto anche se il 71% comunque conferma come i prezzi delle case siano eccessivi. Quelli più favorevoli all’affitto risultano spagnoli, olandesi e canadesi mentre quelli che invece puntano sull’acquisto sono rumeni, belgi e polacchi. In Italia, come succede anche in Lussemburgo, in Polonia e Spagna, più del 65% di coloro che vivono in una casa ne è anche proprietario; al contrario mentre più del 50% dei tedeschi vive in affitto e meno del 40% è proprietario del posto in cui vive.
Inoltre circa la metà dei consumatori europei crede che i prezzi delle case non avranno mai un crollo mentre gli italiani, insieme a spagnoli e olandesi, sono tra coloro che credono meno di tutti nell’aumento dei prezzi delle case nei prossimi anni e che se ne venderanno meno nel prossimo anno rispetto all’ultimo appena trascorso. Dall’analisi emerge anche come il costo di un mutuo o di un affitto vada a pesare in maniera diversa secondo il Paese di residenza nei bilanci. Nelle famiglie italiane più del 35% dello stipendio è dedicato alla rata del mutuo e più del 40% all’affitto mentre ad esempio in Lussemburgo si spende poco più del 25% per la rata di mutuo e meno del 35% per l’affitto.