Annata nera per il settore immobiliare: nuovi dati Istat annunciano l’ennesimo tracollo del mattone. Solo nel primo trimestre del 2012 infatti, le compravendite immobiliari hanno registrato un crollo del 16,9% rispetto ai dati ottenuti l‘anno precedente. In calo (ovviamente) anche i mutui che hanno subito una discesa del 49,6%.
Una situazione preoccupante questa che in un certo senso sembra rispecchiare la condizione economica e politica dell’Italia. Per un settore che va giù ce n’è un altro che continua a salire, se i giovani non comprano più casa continuano comunque a cercarla in affitto, infatti è aumentata la percentuale della domanda di case in locazione
Il crollo delle domande di vendita immobiliare, interessa sia gli immobili per uso abitativo che commerciale, entrambi i settori hanno infatti subito contrazioni pari al 92,9% e al 6,3%. Secondo quanto emerso dallo studio, il crollo sembra essersi verificato con più o meno la stessa intensità in tutto il territorio italiano, raggiungendo però picchi più o meno marcati nel Centro Italia con un -21% per gli immobili ad uso residenziale e -22,4% per uso economico.
Le regioni meridionali se la cavano con un -14,7% (per gli immobili ad uso residenziale mentre ad avere la meglio sono state le regioni del Nord-ovest con una flessione pari solo all’1,9%. A subire un grave tracollo soprattutto le vendite dei piccoli centri a dispetto delle grandi città che continuano a registrare cali piuttosto contenuti.
Stessa sorte per i mutui la cui richiesta (e la conseguente elargizione) ha subito una contrazione del 49,6% rispetto al primo trimestre 2011.