Con il decreto anticrisi è stato approvato anche un emendamento che vira decisamente a favore di tutti i soggetti che vogliono accendere un mutuo. Infatti, l’emendamento in vigore farà scattare una penale verso le banche che non agevoleranno la riconversione del mutuo presso un altro istituto bancario.
Tale manovra di riconversione è attiva già da qualche mese, e consente ad un cliente che ha acceso un mutuo presso una banca di trasferire (si parla appunto di portabilità del mutuo) l’importo non ancora restituito presso un altro istituto bancario che offre al debitore condizioni più favorevoli. La portabilità è quindi un obbligo di legge, ma sono ancora molte le banche che non facilitano questa operazione, inventandosi lungaggini, burocrazie e costi. La normativa adesso prevede una penale pari all’1% dell’importo che sarà versata direttamente nelle tasche del cliente entro 30 giorni dalla firma di surroga e portabilità.
Il pagamento di questa penale è un’arma del cliente, che può tenerne conto anche nel momento della stipulazione del mutuo. Di contro, la banca dovrà attrezzarsi per mantenere competitività e attrattività verso il mercato esterno. 30 giorni purtroppo sono pochi per poter portare a termine con successo la surroga del mutuo, considerando che ci potrebbero essere lungaggini da parte di altri soggetti – notai inclusi – ma è già un passo avanti. Bisogna fare attenzione, però, a non pagare nessuna spesa aggiuntiva: le spese di portabilità del mutuo sono e devono essere a carico della vecchia banca, e quindi non sono un costo per il debitore.
Fonte: Prestitoblog.it