Tutti i lavoratori che dipendano dall’Inpdap, ossia l’Istituto di Previdenza per l’Amministrazione Pubblica, possono richiedere piccoli prestiti che possono essere concessi a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali nei limiti delle disponibilità di bilancio previste ogni anno.
I finanziamenti potranno essere rimborsati con rate che vanno da un massimo di 48 mesi ad un minimo di 12 mentre l’ammontare del denaro richiedibile è stabilito in funzione della durata di finanziamento, ma anche della possibilità che siano già stabilite eventuali trattenute per cessioni del quinto dello stipendio o della pensione.
In ogni caso la somma erogata potrà variare da un importo pari ad una mensilità per i prestiti annuali fino ad una cifra pari a quattro mensilità nette di stipendio o pensione per i prestiti quadriennali. E sarà anche possibile ottenere il doppio di quanto normalmente previsto se non ci siano già altre trattenute in busta paga o sul cedolino della pensione. Attualmente il tasso di interesse applicato è del 4,25% e a questo bisogna sommare le spese di amministrazione (pari allo 0,50%) e il premio fondo rischi.
Sarà possibile il rinnovo dopo che sia trascorso un periodo minimo di ammortamento mentre in caso di morte o invalidità permanente o assoluta non si potrà procedere al recupero del debito rimanente. Il pagamento potrà avvenire in contanti direttamente presso la banca dell’Istituto oppure tramite accredito sul proprio conto corrente postale o bancario. Invece in caso di mancato accoglimento della richiesta di finanziamento l’Ufficio Provinciale o Territoriale competente invierà all’iscritto comunicazione con l’indicazione della motivazione.
Le domande, scritte su appositi moduli forniti dall’Istituto, andranno presentate all’Ufficio Inpdap provinciale o territoriale di competenza senza ulteriori spese.