La crisi non è ancora passata, a dimostrarlo la situazione di stress in cui ancora versa la Grecia e alcune delle operazioni finanziarie messe in moto dall’Irlanda per salvare due banche dall’ennesimo crac finanziario.
In questo scenario già terribilmente compromesso, il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha ipotizzato una vera riforma fiscale capace di modificare profondamente gli assetti economici del Paese.
Tremonti sembra avere le idee molto chiare per quanto riguarda le linee politiche ed economiche da seguire, e non ultimo sembra che negli ultimi giorni abbia addirittura ricevuto i complimenti dal Fondo Monetario Internazionale per aver tenuto duro durante la crisi senza incorrere in particolari disavanzi nei conti pubblici.
Il ministro auspica di mettere a punto una riforma solida ed efficiente nei tre anni a venire, affermando che per ora non è intenzionato ad abbassare le tasse in quanto la sua priorità è quella di cambiare profondamente il sistema nel suo intero complesso.
La riforma dovrebbe mirare a diminuire le tasse sul lavoro e innalzare quelle sui consumi, e si attende caldamente anche una riforma dell’iva.
Pare che potrebbero aumentare anche le imposte ambientali in quanto rappresenta oggi una risorsa da difendere.
Allo stato attuale, secondo i dati riportati dal libro bianco di Tremonti, le imposte sulle persone sono al 60% del gettito totale mentre quelle sulle cose si aggirano sul 40% circa, e il ministro vorrebbe arrivare a determinare una parità di gettito che si aggiri sul 54-55% sulle persone e 45-46% sulle cose.