Una lucida disanima sulla situazione delle aziende: è ciò di cui si è reso protagonista l’amministratore delegato di Biis, Mario Ciaccia, che rappresenta la Banca infrastrutture Innovazione e Sviluppo del gruppo Intesa Sanpaolo, che si occupa di public financing. Il Ciaccia-pensiero è il seguente: ci sono i soldi, ma nella maggior parte dei casi non esistono delle garanzie che permettono di attirare capitali.
Nel mercato delle grandi infrastrutture della Lombardia, la strada intrapresa è quella giusta, ma c’è ancora molto lavoro da fare.
Ciaccia sottolinea come, fino a qualche anno fa, erano necessari almeno 10 anni per il salto dalla progettazione all’apertura di un cantiere: ovviamente, in questo intermezzo di tempo, i costi salivano fino al doppio, e le tecnologie invecchiavano, insieme molte volte all’opera stessa.
Ciaccia evidenzia anche come lo stato stia imparando ad uscire dalla crisi, creandosi un ruolo di ente promotore, date le dimensioni assunte dallo stock del debito, e a sfruttare anche alcune caratteristiche proprie di una sponsorship.
Intesa Sanpaolo è presente su tutte le grandi opere della Lombardia, con investimenti complessivi per quasi 10 miliardi di euro, tra Brebemi, Pedemontana, Tem e collegamenti accessori.