Finmeccanica batte le attese e nei primi nove mesi del 2009 registra ricavi per 12,64 miliardi (+30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), un ebitda adjusted a 885 milioni (+46%) e un utile netto di 364 milioni (-8%). Gli analisti di equita sim si aspettavano un giro d’affari di 12,40 miliardi, un ebitda adjusted di 865 milioni e l’utile a 327 milioni. Gli ordini, pari a 13,65 miliardi, sono cresciuti complessivamente del 18% rispetto ai primi nove mesi del 2008, trainati dalla crescita dell’Elettronica per la Difesa (+76%), del segmento militare dell’Aeronautica (+45%) e dai Trasporti (+120%).
Una crescita che compensa la prevista flessione nel settore civile dell’elicotteristica. L’indebitamento finanziario ha raggiunto quota 5,22 miliardi rispetto ai 3,38 miliardi di fine 2008 e include gli effetti dell’acquisizione di Drs. Il free operating cash flow (-1,28 miliardi) è in miglioramento rispetto ai -1,54 miliardi dei primi nove mesi del 2008.
Il risultato, spiega la società romana, riflette la tradizionale stagionalità del ciclo produttivo e degli incassi tipica delle aziende del gruppo. I costi in Ricerca e Sviluppo sono aumentati del 9% rispetto ai primi nove mesi del 2008 e sono pari a circa il 10% dei ricavi.
Nel terzo trimestre Finmeccanica ha conseguito un fatturato di 4,15 miliardi (in linea con le attese di Banca Akros) e un utile netto di 124 milioni (gli analisti si aspettavano 119,4 milioni). A Piazza Affari il titolo Finmeccanica ha chiuso in rialzo dell’1,28% a 11,86 euro.
Il gruppo della difesa ha confermato le stime 2009 sui ricavi, previsti tra 17,1 e 17,7 miliardi, e per il margine ebita adjusted atteso all’incirca al 9,1%. Inoltre il management prevede che il free operating cash flow “generi avanzi di cassa in linea con quelli registrati nel 2008, dopo aver fatto fronte ai consistenti investimenti per lo sviluppo dei prodotti necessari al sostenimento della crescita”.
“Dalla fine dello scorso anno il sistema industriale è entrato in una fase recessiva che, a partire dal 2009, ha coinvolto, con un certo ritardo, i settori capital intensive. Finmeccanica ha avviato azioni volte a consentire sia la salvaguardia del proprio portafoglio ordini, sia a far sì che politiche commerciali aggressive non pregiudichino la solidità patrimoniale, la flessibilità finanziaria e i previsti livelli di redditività”
Fonte: Milanofinanza.it