Nonostante la crisi economica e politica che ha colpito il nostro paese, l’Italia era ed è una delle più grandi e forti economie al mondo.come stabilito dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale, ad oggi l’Italia rappresenta la settima migliore economia (in termini di tasso di cambio USD) e decima rispetto alla valutazione del potere d’acquisto.
Come tutti sapranno, siamo oramai da anni, membri del G8 e dell’Unione Europea.
Come noi tutti sappiamo, per più di un secolo la nostra moneta ufficiale è stata la famosa Lira Italiana, rimasta in vigore fino al Febbraio 2002, mese in cui è entrato ufficialmente ed esclusivamente in vigore la nuova moneta: “L’euro”. una volta adottata come moneta principale la nuova valuta Unica, la Banca Centrale Europea ha fissato il tasso di cambio per EUR/ITL pari a 1936.27. Sottolineiamo che ad oggi, il più grande mercato azionario d’Italia si trova a Milano, e gestisce più del 90% del volume commerciale del paese.
Anche in Italia, il mercato forex ha assistito ad una lenta ma costante crescita durante gli ultimi anni, diventando pian piano un mercato sempre più fiorente e quindi sfruttato. Il mercato azionario, se sfruttato in modo giusto e intelligente, può comportare anche grandi guadagni, basti pensare che ne fanno parte grandi banche autorizzate, compagnie commerciali e aziende di gestione investimenti, anche se negli ultimi tempi, grazie ad internet e alle piattaforme forex di trading online, numerosi cittadini preferiscono seguire le operazioni da soli, in massima indipendenza e senza intermediari.
Ma come viene tassato il Forex in Italia? Una tassazione sul forex esiste, e si applica generalmente sul reddito generato dal forex trading, ma solo se la quantità supera i 51,654 euro e se la valuta è stata acquistata più di sette giorni prima di venderla. Questo fa quindi intuire che le attività di forex in Italia non sono soggette a grandi tassazioni, visto che si usa lo stesso giorno per chiudere e riaprire le posizioni.Per aprrofondire l’argomento clicca qui.
