Il ministero dell’Economia, in compagnia del “milleproroghe”, potrebbe, verso la fine dell’anno, varare anche un decreto legge di riferimento da sette miliardi di euro.
Dato però un clima politico abbastanza teso e complicato, tale provvedimento potrebbe essere anticipato oppure realizzato in due tempi.
Questo è quanto sostenuto in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa Radiocor, che sottolinea come la notizia provenga da fonti governative, confermando che una parte della copertura proverrà dall’asta delle frequenze digitali, che potrebbe anche produrre un “tesoretto” da tre miliardi di euro.
Per quanto riguarda i soldi rimanenti, si pensa ancora alle nuove entrate, piuttosto che a dei tagli di spesa, dato che, in seguito alla manovra finanziaria estiva e alla legge di stabilità, sono impossibili da realizzare politicamente.
Per quest’ anno serviranno poi cinque miliardi di euro per finanziare le spese inderogabili, come ad esempio le missioni internazionali, l’autotrasporto, e le proroghe di agevolazioni.
Senza dimenticare, però, anche gli ammortizzatori sociali, il fondo per la ricerca e le risorse per l’università che bisogna necessariamente reintegrare.
In tale provvedimento dovranno, per forza di cose, entrare anche tutti gli interventi dichiarati per dare una mano alla crescita, tra cui l’incremento degli sgravi a sostegno del salario di produttività.