La Grecia ha ormai conseguito l’accordo con Fmi, Banca Centrale Europea e la stessa Unione Europea: saranno attivati gli aiuti internazionali, circa 110 miliardi nel giro di tre anni, che serviranno al paese ellenico a far tornare i conti in regola, come ha confermato il premier greco Giorgos Papandreou.
Lo stesso presidente ha annunciato davanti ai ministri riuniti in consiglio l’avvenuto accordo, sottolineando come adesso si apra una fase di tagli e sacrifici.
A Bruxelles i diversi ministri della finanza di ogni paese UE, hanno raggiunto l’accordo sulla base di 80 miliardi di aiuti derivanti proprio dai paesi appartenenti all’Eurozona, mentre altri 30 faranno capolinea dal Fondo Monetario Internazionale.
I provvedimenti che saranno attuati dall’esecutivo greco per evitare la bancarotta saranno davvero pesanti: è previsto un taglio di 30 miliardi di deficit, in modo tale da portarlo di nuovo sotto il 3% del Pil entro tre anni, con due conseguenze: il debito crescerà fino a raggiungere il 150% del prodotto interno lordo, mentre per quanto riguarda le entrate, è previsto un incremento dal 21 al 23% dell’Iva e la creazione di nuove tasse che andranno a colpire i consumi di alcool, sigarette, scommesse e benzina.