Finalmente viene esteso il campo di applicazione dei voucher, ovvero i buoni lavoro: si possono infatti usare anche per le prestazioni di lavoro occasionale.
Quindi le persone che sono in cassa integrazione e non vogliono fare a meno comunque dell’integrazione salariale, possono sempre svolgere questi lavori occasionali, per un tetto massimo di 3000 euro all’anno.
Una circolare Inps ha chiarito molti punti in cui vi era ancora incertezza.
Questi buoni lavoro possono essere comprati dai datori di lavoro e usati per retribuire quelle attività non disciplinate da alcuna tipologia di contratto.
Ad esempio ciascun voucher vale 10 euro, che sono distribuiti in questo modo: 7,5 euro rappresentano lo stipendio reale, mentre la restante parte (2,5 euro) è costituita da quei contribuiti che poi spetteranno a coloro che svolgono attività su una posizione personale ad hoc.
La riscossione dei buoni avviene alla Posta.
Una delle novità principali di questi voucher è il fatto che i giovani possono lavorare senza problemi anche il sabato e la domenica: per giovani si intende anche quelli con età maggiore di 16 anni che frequentano la scuola media superiore.