A volte, ma c’è da dire sempre più spesso, il soggetto che paga in ritardo e diviene moroso nel rapporto contrattuale è lo Stato.
Sì, la pubblica amministrazione. In base alle statistiche presentate dal Cgia di Mestre la cifra, euro più euro meno, che lo Stato deve alle imprese è di circa 70 milioni di euro.
Oltre il danno anche la beffa, v’è quasi da dire.
Non bastava la crisi economica mondiale che ha già messo in ginocchio molte piccole e medie imprese nostrane, ma c’è anche il fardello di una pubblica amministrazione morosa e assolutamente inefficiente.
In base alle stime della Cgia di Mestre circa 10 miliardi di euro si aggiungono ogni anno al credito che hanno le piccole e medie imprese nei confronti della Pubblica amministrazione.
Una situazione paradossale che ha ovviamente delle conseguenze sulle banche (salgono i prestiti bancari richiesti) e sui lavoratori stessi, che sono obbligati a pagare anche in anticipo molte volte.
Questa disuguaglianza tra Stato e cittadini ha un po’ dell’inverosimile, in effetti: le scadenze contrattuali della pubblica amministrazione arrivano a raggiungere anche i 135 giorni, mentre, se consideriamo un privato, il pagamento effettivo deve avvenire massimo entro 57 giorni.