Con il suo puntuale ottimismo Silvio Berlusconi, dopo qualche mese di apparente ritirata, è nuovamente sceso in politica ricordando a tutti gli Italiani quanto sia difficile tenere a bada il governo di questo Paese.
Ed ecco che a chi si aspettava un rumoroso ritorno del cavaliere in politica, Berlusconi ha dato ragione. È bastata una sola intervista, per lo più telefonica, a scatenare ire e polemiche (per leggere le dichiarazioni in questione apri il seguente link).
Con il solito folclore che oramai lo accompagna, il presidente operaio (così amava definirsi qualche anno fa), si è pronunciato anche su quello che oramai sembra essere divenuto un vero e proprio incubo mondale: LO SPREAD, con dichiarazioni che hanno lasciato però a bocca aperta economisti, politici e semplici cittadini! Eh già,perché secondo l’ex presidente del consiglio lo spread non esiste, si è trattato solo di un complotto (economico e politico) per far cadere il suo “saldo ed efficiente” governo.
Ma cosa rischierebbero gli italiani se cominciassero seriamente a credere a questa affermazione? Iniziamo con il dire che “Lo spread tra Btp e Bund” rappresenta la differenza di tasso di rendimento tra i buoni del tesoro poliennali italiani di durata decennale ed i bund tedeschi, in poche parole, si tratta di obbligazioni governative che gli Stati mettono in circolazione al fine di ottenere liquidità per poi restituirla con gli interessi, dopo un lasso di tempo precedentemente stabilito.
Cosa comporta quindi un aumento dello spread? Praticamente un aumento del tasso Btp e di conseguenza un aumento del costo del debito dello Stato italiano. In poche parole quindi, lo Spread potrebbe essere inteso come la traduzione numerica dell’affidabilità di un determinato governo. Un’affidabilità che per essere raggiunta, pesa e grava anche su tasse, contributi e sulle economie delle singole famiglie.
Attenzione quindi, forse non è così saggio fregarsene e far finta, con tanto di sorriso alle labbra..che questo strano sconosciuto chiamato Spred..non esiste!