Il mondo si trova ancora sotto shock dopo le ultime calamità naturali che si sono abbattute una dopo l’altra sul continente asiatico, precisamente in Giappone. Migliaia i morti, e la situazione non sembra affatto migliorare in quanto numerose potranno essere le conseguenze che la catastrofe porterà con sé anche a distanza di anni.
Terremoto, tsunami, esplosione del reattore nucleare e il clima rigido di questi giorni, hanno devastato intere regioni nipponiche, causando altresì significativi ribassi anche rispetto all’economia mondiale.
Difatti le borse mondiali pare stiano subendo significativi ribassi collegabili alla tragedia del Giappone, spaventando di conseguenza gli investitori di tutto il mondo che cominciano a temere un nuovo crack finanziario, difatti solo a New York la Borsa ha registrato un calo dell’1% per gli indici Dow Jones e Nasdaq mentre la Borsa di Tokio (Indice Nikkei) registra un +5,68% in seguito allo stanziamento dei fondi erogati dal Governo Giapponese per far fronte all’emergenza in questione.
La condizione sembra essere sempre più preoccupante, non solo da un punto di vista economico -ovviamente- anche se a sentirne gli effetti anche le borse dell’intero pianeta, difatti a Milano l’indice Ftse Mib perde il -2,01%, l’All Share cede l’1,95%, con forti scambi per un controvalore di 5 miliardi di euro, mentre invece Londra ha chiuso con l’indice Ftse in calo dell’1,38%.
La situazione, come è facile immaginare, diventa sempre più critica in quanto anche gli stessi investitori sembrano essere particolarmente scettici di fronte ad una possibile ripresa economica globale, una sfiducia questa che comporta una flessione delle operazioni finanziarie con cali rintracciabili nel mercato economico mondiale.
