I salari italiani sono in fondo alla classifica dei Paesi Ocse.
Il nostro paese si posiziona addirittura al 23esimo posto, con dei guadagni che calano del 16,5% in confronto alla media degli altri paesi che rientrano nella speciale classifica a livello europeo.
Particolarmente penalizzate sono le retribuzioni degli italiani single e senza figli: i loro salari toccano davvero il fondo tra i paesi aderenti all’Ocse e sono sopravanzati anche dagli stipendi in Spagna e in Grecia, mentre nel nostro paese bisogna tener conto anche di una pressione fiscale, che è tra le più elevate per quanto riguarda i salari.
Questi dati fanno riferimento allo scorso anno e l’Italia rimane nella medesima posizione che occupava nel 2008.
Il peso fiscale che registra la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto percepito effettivamente dal lavoratore, in Italia raggiunge livelli intorno al 46,5%, sottolinea il rapporto “Taxing Wages” dell’Ocse.
Nella speciale classifica che prende in considerazione il peso di tasse e contributi sulle retribuzioni, l’Italia occupa la sesta posizione.
“Le categorie che risentono di più di questa situazione, sono gli italiani single e quelli senza figli…”: semmai sarà vero il contrario, se con uno stipendio solo si deve mantenere la famiglia